Abbiamo parlato del modernista filosofo. Ora, giungendo al credente, cerchiamo di capire la differenza, nel medesimo modernista, tra credente e filosofo.
Il filosofo ammette come oggetto della fede la realtà divina, limitandola ad un sentimento od affermazione presenti nell’animo del credente. In questo modo, non oltrepassa la sfera del fenomeno, né si preoccupa se questa realtà esista o meno al di fuori del sentimento e dell’affermazione.
Il credente, invece, non dubita che la realtà del divino esiste per se stessa, e non dipende dal credente.
Questa asserzione del credente, per i modernisti, si basa sull’esperienza individuale di ciascun uomo; i modernisti si allontanano in questo modo dai razionalisti e si avvicinano all’opinione degli pseudo-mistici.
Secondo i modernisti, infatti, il credente arriva alla realtà divina senza alcun intermediario, ma tramite un intuito del cuore; questa auto-persuasione dell’esistenza di Dio sarebbe molto più convincente di qualsiasi altra scoperta scientifica, e quindi molto superiore a qualsiasi esperienza razionale. Come si spiega che vi siano alcuni uomini che negano questa esperienza allora?
Il filosofo ammette come oggetto della fede la realtà divina, limitandola ad un sentimento od affermazione presenti nell’animo del credente. In questo modo, non oltrepassa la sfera del fenomeno, né si preoccupa se questa realtà esista o meno al di fuori del sentimento e dell’affermazione.
Il credente, invece, non dubita che la realtà del divino esiste per se stessa, e non dipende dal credente.
Questa asserzione del credente, per i modernisti, si basa sull’esperienza individuale di ciascun uomo; i modernisti si allontanano in questo modo dai razionalisti e si avvicinano all’opinione degli pseudo-mistici.
Secondo i modernisti, infatti, il credente arriva alla realtà divina senza alcun intermediario, ma tramite un intuito del cuore; questa auto-persuasione dell’esistenza di Dio sarebbe molto più convincente di qualsiasi altra scoperta scientifica, e quindi molto superiore a qualsiasi esperienza razionale. Come si spiega che vi siano alcuni uomini che negano questa esperienza allora?