SAN LUIGI GONZAGA, ORA PRO NOBIS

Aforisma

Dio mi indica la vera felicità”.

La vita

S. Luigi Gonzaga nacque a Castiglione delle Stiviere presso Mantova, il 9 marzo 1568. Il parto fu molto difficile tanto da far temere per la vita della madre e del bambino, ma un voto alla Madonna di Loreto fece risolvere la situazione. Mamma Marta, contessa Tana di Santena, avviò il figlio fin da piccolo alla preghiera, mentre il padre Ferrante Gonzaga, appartenente alla corte spagnola di Federico II, cercò di indurlo subito alla vita militare portandolo con sé, a soli quattro anni, nella caserma di Casalmaggiore sul Po. Il piccolo Luigi, affascinato dalle armi da fuoco, una notte prese di nascosto della polvere da sparo e caricò un pezzo d’artiglieria. Con una buona dose d’incoscienza sparò, rischiando di essere schiacciato dal retrocedere dell’arma.
In caserma assimilò il volgare linguaggio dei soldati senza peraltro capirne bene il significato. Quella polvere sottratta e quella parlata oscena furono probabilmente le uniche mancanze della sua infanzia, il cui rimorso lo accompagnerà fino alla morte. All’età di sette anni avvenne la conversione: iniziò a recitare per diverse ore al giorno le orazioni “ordinarie”, i sette salmi penitenziali, l’ufficio della Madonna e i quindici salmi graduali.

SANTA GIOVANNA D'ARCO, ORA PRO NOBIS

Aforisma

Qualora io non sia in grazia, voglia Dio concedermi di diventarlo, e se lo sono, che Dio mi ci mantenga; perché sarei la persona più infelice del mondo se sapessi di non essere nella grazia di Dio!” 
 
La vita
 
Giovanna d’Arco nacque da una famiglia di umilissime condizioni, da una famiglia di contadini, a Domremy nell’anno 1412. Durante la Guerra dei Cento anni (1337-1453) si sentì chiamata da Dio a soccorrere il re di Francia e a scacciare gli Inglesi dal suolo francese. Nel 1429 raggiunse il DelfinoCarlo (futuro Carlo VII) nella città di Chinon, convincendolo ad affidarle il compito di tentare un’offensiva contro gli Inglesi. Riuscì a farsi accreditare presso la corte grazie a carismi straordinari.
Liberata Orleans dall’assedio (8 maggio 1429), vittoria che le valse il titolo di “Pulzella di Orleans”, dopo qualche giorno (18 maggio 1429) ottenne una nuova vittoria: a Patay inflisse una dura sconfitta alle armate inglesi. Queste due vittorie permisero la conquista del territorio francese fino a Reims e quindi l’incoronazione solenne del Delfino con il nome di Carlo VII. Reims era infatti la città dove da secoli avvenivano le consacrazioni dei Re di Francia. Ma, una volta incoronato Re, Carlo VII fu preso dal tipico spirito di compromesso di molti politici e decise di trattare con gli Inglesi. Giovanna non ci stette e decise di continuare a combattere da sola, senza l’appoggio della Corona.

C'ERA UNA VOLTA... STORIELLE E MEDITAZIONI PER I PIU' PICCOLI