Secondo i modernisti, dal sentimento scaturisce fede e rivelazione.
Quell’Inconoscibile di cui parlano non si presenta come qualcosa di nudo o isolato, ma strettamente congiunto ad un qualche fenomeno (che può essere un fatto qualsiasi della natura, misterioso, oppure anche un uomo, le cui parole, i cui gesti, il cui carattere non si adattano alle leggi ordinarie della storia) che, sebbene appartenga al campo scientifico e storico, tuttavia ne oltrepassa i confini.
E allora la fede, attratta dall’Inconoscibile racchiuso in quel fenomeno, lo abbraccia completamente e lo permea nella sua vita.
Da questo “abbraccio” seguono due cose:
1. Una certa trasfigurazione del fenomeno, una particolare elevazione sulle sue reali condizioni, onde diventa più adatto, come materia, ad assumere la forma del divino che la fede vi introdurrà.
2. Una certa sfigurazione, nata dal fatto che la fede, avendo tolto al fenomeno tutte le circostanze di tempo e di luogo proprie della materia, gli attribuisce dunque quello che non ha di fatto.