IL SEGRETO PER DIVENTARE SANTI E LE SUE CONDIZIONI

l. Ecco un segreto, o anima predestinata, che l’Altissimo mi ha rivelato e che io non ho potuto trovare in alcun libro, né vecchio, né nuovo. Io te lo confido nel nome dello Spirito Santo, a patto:

di non rivelarlo a nessuno se non a quelle persone che ne siano meritevoli per le loro orazioni, le loro elemosine, le loro mortificazioni, le loro persecuzioni pazientemente sofferte, il loro distacco da ogni cosa ed il loro zelo per la salvezza delle anime;

di servirtene per diventare tutta santa e celeste, poiché questo segreto non diviene grande se non a misura di come un’anima lo adopera. Guardati quindi dal rimanere con le braccia conserte, senza far nulla; il mio segreto si cambierebbe in veleno e sarebbe la tua condanna;

di ringraziare Dio, tutti i giorni della tua vita, per la grazia che ti ha concesso di rivelarti un segreto che non meritavi affatto di conoscere e del quale capirai meglio il pregio e l’eccellenza (sulle prime però imperfettamente, a causa della moltitudine e della gravità dei tuoi peccati e del segreto amore a te stessa) di mano in mano che te ne servirai nelle azioni ordinarie della vita.
2. Prima però di appagare il tuo desiderio ardente e naturale di conoscere la verità, recita devotamente in ginocchio l’Ave Maris Stella e il Veni Creator, per chiedere a Dio la grazia d’intendere e gustare questo mistero divino.

PARLARE DEGLI ANGELI AI BAMBINI

1. Gli Angeli esistono veramente?
Certo che gli angeli esistono! Non appartengono, come babbo natale o la befana, alle favole inventate dagli uomini! L’Angelo è una verità certa, insegnata con autorità dalla Sacra Scrittura, dalla tradizione e dalla Chiesa. Nella Bibbia si parla di essi centinaia di volte. Nel Credo che recitiamo ogni domenica alla Messa, si dice: “Credo in unum Deum, Patrem omnipoténtem, Factorem cæli et terræ, visibílium ómnium et invisibilium (Credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili ed invisibili)”. Vi è dunque un mondo che non vediamo ma che è altrettanto reale come il nostro mondo visibile. Ed in quel mondo vivono in particolare gli angeli.

2. Dove vivono? Cosa fanno per noi?
Gli Angeli sono in Cielo. Ciò vuol dire che sono con Dio in una felicità che durerà sempre. Ma siccome Dio è dappertutto, anche gli angeli possono essere dappertutto. Possono essere nella nostra casa, nelle chiese, nella scuola, ma anche con noi nella strada, oppure quando andiamo in palestra o in piscina, ovunque essi hanno una missione di bene da compiere. Ognuno di noi è stato affidato alla protezione di almeno un angelo. Gli Angeli ci suggeriscono pensieri positivi per fare il bene ed evitare il male. Infatti ognuno di noi sperimenta interiormente tanti buoni consigli che noi chiamiamo la voce della nostra coscienza ma che è in realtà la voce del nostro angelo custode.

RILEGGIAMO IL CONCILIO DI TRENTO - 4/DECRETO SULLA GIUSTIFICAZIONE (PRIMA PARTE)

SESSIONE VI (13 gennaio I547)
Decreto sulla giustificazione

Proemio
In questi anni è stata divulgata con grave danno per molte anime e per l’unità della chiesa, una dottrina erronea sulla giustificazione. Perciò questo sacrosanto concilio tridentino ecumenico e generale, riunito legittimamente nello Spirito santo, a lode e gloria di Dio onnipotente, per la tranquillità della chiesa e per la salvezza delle anime, sotto la presidenza dei reverendissimi signori Gianmaria del Monte, cardinale vescovo di Palestrina, Marcello Cervini, cardinale presbitero del titolo di S. Croce in Gerusalemme, cardinali della santa chiesa romana, e legati apostolici de latere, a nome del nostro santissimo padre in Cristo e signore Paolo III, per divina provvidenza papa, intende esporre a tutti i fedeli cristiani la vera e sana dottrina sulla giustificazione che Gesù Cristo, sole di giustizia (45), autore e perfezionatore della nostra fede (46), ha insegnato che gli apostoli hanno trasmesso e che la chiesa cattolica, sotto l’ispirazione dello Spirito santo, ha sempre ritenuto. E proibisce assolutamente che, d’ora innanzi, qualcuno osi credere, predicare e insegnare diversamente da quello che col presente decreto si stabilisce e si dichiara.

ELEMENTI DI CATECHESI - 12: IL SEGNO DELLA CROCE

Come si fa il Segno della Croce?
Il Segno della Croce si fa portando la mano destra alla fronte e dicendo: “In nome del Padre”; poi al petto, dicendo: “e del Figlio”; quindi alla spalla sinistra e alla destra, dicendo: “e dello Spirito Santo”; e si termina con le parole: “Così sia”.

Per fare bene il Segno della Croce occorre:
pronunciare bene le parole, pensando devotamente, con fede e amore a quello che si dice;
fare il gesto in modo ampio, completo, e non impercettibile o affrettato;
far corrispondere le parole al segno.

Durante la Santa Messa, prima del Vangelo, si usa fare una crocetta sulla fronte, sulle labbra e sul petto con il polpastrello del pollice destro e con la mano distesa rivolta verso il viso.
Questo gesto significa che il Vangelo deve essere creduto (con la mente), predicato (con la parola) e amato (col cuore).

ESEMPIO:
In un grande pranzo una signorina, prima di sedersi, fece un devoto e ampio segno di croce. Un distinto signore, che le stava di fronte, le domandò se non si vergognava a fare quel gesto davanti a tanti convitati. La giovane rispose con fierezza: “Lei si vergogna forse di portare quella croce di cavaliere sul petto? Per me il segno di Croce è un vanto!”.
... e noi, siamo disposti a fare il segno della croce di fronte a tutti? A mostrare il Segno distintivo del cattolico? Oppure arrossiamo ed evitiamo di farlo per paura dei pensieri della gente?

I PECCATI CHE GRIDANO VENDETTA AL COSPETTO DI DIO

Secondo il catechismo di San Pio X sono 4 i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio:

1 commettere omicidio volontario;
2 l'atto impuro contro natura;
3 oppressione dei poveri;
4 defraudare l'operaio della giusta mercede.


In base a quale criterio Pio X ha fatto questo elenco?
Tale elenco è tratto dalla Sacra Scrittura che usa questo linguaggio (“gridare verso il cielo”) proprio per i quattro peccati menzionati.
Quindi Pio X ha ripreso pari pari quanto afferma la Sacra Scrittura in vari passi e l’ha messo in colonna.

Perchè sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio?
Si afferma che gridano vendetta al cospetto di Dio perché chiedono giustizia al Signore già nella vita presente a motivo della loro malizia e del grande turbamento che provocano nei rapporti tra gli uomini e nella società.

Dove sono menzionati nella Sacra Scrittura?
Ecco i passi della Sacra Scrittura dove sempre ricorre il termine “gridare”:

DAI RACCONTI DI UN PELLEGRINO RUSSO

Per grazia di Dio io sono un uomo e cristiano, per azioni gran peccatore, per condizione un pellegrino senza terra, della specie più misera, sempre in giro da paese a paese. Per ricchezza ho sulle spalle un sacco con un po’ di pane secco, nel mio camiciotto la santa Bibbia, e basta. La ventiquattresima domenica dopo la Trinità sono entrato in chiesa per pregare mentre si recitava l’Ufficio; si leggeva l’Epistola dell’Apostolo ai Tessalonicesi, in quel passo dove è detto: "Pregate senza posa". Quella parola penetrò profondamente nel mio spirito, e mi chiesi come sarebbe stato possibile pregare senza posa dal momento che ognuno di noi deve occuparsi di tanti lavori per sostenere la propria vita. Ho cercato nella Bibbia e ho letto coi miei occhi proprio quel che avevo inteso: "Bisogna pregare senza posa, pregare con lo spirito in ogni occasione, pregare in ogni luogo alzando mani pure".

Avevo un bel riflettere, non sapevo proprio cosa decidere. "Che fare?", pensavo. Dove trovare qualcuno che mi possa spiegare quelle parole? Andrò nelle chiese dove predicano uomini di gran fama, e forse là troverò quel che cerco. E mi misi in cammino. Ho ascoltato molte prediche magnifiche sulla preghiera. Erano però istruzioni sulla preghiera in generale; che cosa è la preghiera, perché è necessario pregare veramente, su questo, nemmeno una parola. Ho sentito una predica sulla preghiera in spirito e sulla preghiera perpetua; ma non mi si diceva come fare per giungere a questa preghiera. Così, frequentando le prediche non sono riuscito ad avere quel che desideravo.

RILEGGIAMO IL CONCILIO DI TRENTO - 3/IL PECCATO ORIGINALE

SESSIONE V (I7 giugno 1546)
Decreto sul peccato originale. 

Perché la nostra fede cattolica, senza la quale è impossibile piacere a Dio (18), rimossi gli errori, resti integra e pura e perché il popolo cristiano non sia turbato da ogni vento di dottrina (19) dal momento che l’antico, famoso serpente (20), sempre nemico del genere umano, tra i moltissimi mali da cui è sconvolta la chiesa di Dio in questi nostri tempi, ha suscitato nuovi e vecchi dissidi, anche nei riguardi del peccato originale e dei suoi rimedi, il sacrosanto, ecumenico e generale concilio tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza degli stessi tre legati della sede apostolica, volendo richiamare gli erranti e confermare gli incerti, seguendo le testimonianze delle sacre scritture, dei santi padri, dei concili più venerandi ed il giudizio e il consenso della chiesa stessa, stabilisce, confessa e dichiara quanto segue sul peccato originale.

1. Chi non ammette che il primo uomo Adamo, avendo trasgredito nel paradiso il comando di Dio, ha perso subito la santità e la giustizia, nelle quali era stato creato e che è incorso per questo peccato di prevaricazione nell’ira e nell’indignazione di Dio, e, quindi, nella morte, che Dio gli aveva prima minacciato, e, con la morte, nella schiavitù di colui che, in seguito, ebbe il potere della morte e cioè il demonio (21); e che Adamo per quel peccato di prevaricazione fu peggiorato nell’anima e nel corpo: sia anatema.