1- LA PROFESSIONE DI FEDE
2 - ELENCO DEI LIBRI SACRI
3 - IL PECCATO ORIGINALE
4 - DECRETO SULLA GIUSTIFICAZIONE (PRIMA PARTE)
5 - DECRETO SULLA GIUSTIFICAZIONE (SECONDA PARTE)
6 - DECRETO SULLA GIUSTIFICAZIONE (TERZA PARTE)
7 - CANONI SULLA GIUSTIFICAZIONE
8 - I SACRAMENTI
9 - CANONI SUL SACRAMENTO DEL BATTESIMO
10 - CANONI SUL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE
11 - IL SANTISSIMO SACRAMENTO DELL'EUCARESTIA (PRIMA PARTE)
12 - IL SANTISSIMO SACRAMENTO DELL'EUCARESTIA (SECONDA PARTE)
13 - IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA (PRIMA PARTE)
14 - IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA (SECONDA PARTE)
15 - IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA (TERZA PARTE)
16 - DOTTRINA DEL SACRAMENTO DELL'ESTREMA UNZIONE
17 - CANONI SUI SANTISSIMI SACRAMENTI DELLA PENITENZA E DELL'ESTREMA UNZIONE
18 - DECRETO DI RIFORMA
19 - CANONI SULLA COMUNIONE
20 - IL SANTISSIMO SACRIFICIO DELLA MESSA
21 - IL SACRAMENTO DELL'ORDINE
22 - IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
23 - IL PURGATORIO
24 - DECRETO SUI RELIGIOSI E SULLE MONACHE E CONCLUSIONE
PAPA SAN PIO X ESALTA LA MADONNA
Il 2 febbraio del 1904, per commemorare la ricorrenza del Giubileo della promulgazione del Dogma dell'Immacolata Concezione, Papa san Pio X pubblicò l'enciclica Ad Diem Illum, una superba ed edificante esposizione della dottrina mariana. Citiamo di seguito alcuni brani di questo splendido documento papale.
Venerabili fratelli, benché mezzo secolo ci separi da quell'evento (la promulgazione del Dogma dell'Immacolata Concezione), non è forse lecito sperare che, ricordando la gloria dell'Immacolata Vergine, la stessa santa gioia risuonerà anche oggi, come un'eco del passato, nelle nostre anime? Non è forse lecito sperare che le trascorse dimostrazioni di fede e amore per la venerabile Madre di Dio si ripeteranno? La devozione che abbiamo sempre avuto per la Santa Vergine, così come la Nostra profonda gratitudine per i doni che ci ha concesso, ci fa desiderare ardentemente di conseguire gli stessi risultati. Lo zelo, sempre sollecito e spontaneo, di tutti i cattolici che mostrano il loro amore e la loro venerazione per la grande Madre di Dio, è un sicuro pegno della realizzazione dei Nostri desideri.
Venerabili fratelli, benché mezzo secolo ci separi da quell'evento (la promulgazione del Dogma dell'Immacolata Concezione), non è forse lecito sperare che, ricordando la gloria dell'Immacolata Vergine, la stessa santa gioia risuonerà anche oggi, come un'eco del passato, nelle nostre anime? Non è forse lecito sperare che le trascorse dimostrazioni di fede e amore per la venerabile Madre di Dio si ripeteranno? La devozione che abbiamo sempre avuto per la Santa Vergine, così come la Nostra profonda gratitudine per i doni che ci ha concesso, ci fa desiderare ardentemente di conseguire gli stessi risultati. Lo zelo, sempre sollecito e spontaneo, di tutti i cattolici che mostrano il loro amore e la loro venerazione per la grande Madre di Dio, è un sicuro pegno della realizzazione dei Nostri desideri.
A Cristo attraverso Maria
Venerabili fratelli, la principale ragione per cui commemoriamo il cinquantenario della proclamazione dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio è che la celebrazione di questa ricorrenza dovrebbe suscitare un appassionato fervore nel popolo cristiano, inducendolo a restaurare ogni cosa in Cristo. Maria è la via più facile e sicura per unire tutte le persone a Cristo e per ottenere attraverso di Lui una perfetta adozione. In questo modo noi diveniamo santi e immacolati agli occhi di Dio. A Maria è stato detto: “Beata Colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore”. La promessa era che avrebbe concepito e dato alla luce il Figlio di Dio. Quindi, poiché il Figlio di Dio fatto uomo è “l'autore e perfezionatore della fede”, dobbiamo riconoscere nella Sua Santissima Madre Colei che partecipa e, per così dire, custodisce i misteri divini. Dobbiamo riconoscere che, dopo Cristo, Ella è il più nobile fondamento su cui in tutte le età è costruita la casa della fede.
LA DEVOZIONE ALLA MADONNA PER SALVARE L'INTEGRITA' DELLA DOTTRINA
Da sempre la Vergine Maria è considerata la debellatrice di tutte le eresie. Padre Tinti nel suo celebre Maria, debellatrice delle eresie così scrive: “La Chiesa ha sempre invocato Maria SS.ma come debellatrice di tutte le eresie, ed ha introdotto nella sacra liturgia quel versetto che racchiude il più magnifico elogio che si possa fare della Beatissima Vergine: ‘Gaude, Maria Virgo, cunctas haereses sola interemisti in universo mundo’ (dal Breviario Romano). (…).
Ora se la Chiesa ha inserito nella sua liturgia (questo elogio) bisogna ammettere che sino dal tempo apostolico questa fosse una convinzione universale, e cioè che la Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio, per i misteri operati in Lei, aveva dato modo di confermare i dogmi della Divina Incarnazione, della reale persona di Cristo e della universale redenzione. Da questi dogmi ne vennero poi gli argomenti che sconfissero le varie eresie. Di qui l’elogio attribuito a Maria SS.ma debellatrice delle eresie.”
Vediamo di individuare alcuni punti importanti per i quali la devozione alla Madonna davvero diventa la salvaguardia più importante per l’integrità della dottrina. Individuiamo quattro punti.
Ora se la Chiesa ha inserito nella sua liturgia (questo elogio) bisogna ammettere che sino dal tempo apostolico questa fosse una convinzione universale, e cioè che la Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio, per i misteri operati in Lei, aveva dato modo di confermare i dogmi della Divina Incarnazione, della reale persona di Cristo e della universale redenzione. Da questi dogmi ne vennero poi gli argomenti che sconfissero le varie eresie. Di qui l’elogio attribuito a Maria SS.ma debellatrice delle eresie.”
Vediamo di individuare alcuni punti importanti per i quali la devozione alla Madonna davvero diventa la salvaguardia più importante per l’integrità della dottrina. Individuiamo quattro punti.
RILEGGIAMO IL CONCILIO DI TRENTO - 2/ELENCO DEI LIBRI SACRI
SESSIONE IV (8 aprile 1546)
Primo decreto: Si ricevono i libri sacri e le tradizioni apostoliche.
Il sacrosanto, ecumenico e generale concilio tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza dei medesimi tre legati della sede apostolica, ha sempre presente che, tolti di mezzo gli errori, si conservi nella chiesa la stessa purezza del Vangelo, quel Vangelo che, promesso un tempo attraverso i profeti nelle scritture sante (l4), il signore nostro Gesù Cristo, figlio di Dio, prima promulgò con la sua bocca, poi comandò che venisse predicato ad ogni creatura (15) per mezzo dei suoi apostoli, quale fonte di ogni verità salvifica e della disciplina dei costumi.
E poiché il sinodo sa che questa verità e disciplina è contenuta nei libri scritti e nelle tradizioni non scritte - che raccolte dagli apostoli dalla bocca dello stesso Cristo e dagli stessi apostoli, sotto l’ispirazione dello Spirito santo, tramandate quasi di mano in mano (16), sono giunte fino a noi, — seguendo l’esempio dei padri ortodossi, con uguale pietà e pari riverenza accoglie e venera tutti i libri, sia dell’antico che del nuovo Testamento, - Dio, infatti, è autore dell’uno e dell’altro ed anche le tradizioni stesse, che riguardano la fede e i costumi, poiché le ritiene dettate dallo stesso Cristo oralmente o dallo Spirito santo, e conservate con successione continua nella chiesa cattolica.
E perché nessuno possa dubitare quali siano i libri accettati dallo stesso sinodo come sacri, esso ha creduto opportuno aggiungere a questo decreto l’elenco.
Il sacrosanto, ecumenico e generale concilio tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza dei medesimi tre legati della sede apostolica, ha sempre presente che, tolti di mezzo gli errori, si conservi nella chiesa la stessa purezza del Vangelo, quel Vangelo che, promesso un tempo attraverso i profeti nelle scritture sante (l4), il signore nostro Gesù Cristo, figlio di Dio, prima promulgò con la sua bocca, poi comandò che venisse predicato ad ogni creatura (15) per mezzo dei suoi apostoli, quale fonte di ogni verità salvifica e della disciplina dei costumi.
E poiché il sinodo sa che questa verità e disciplina è contenuta nei libri scritti e nelle tradizioni non scritte - che raccolte dagli apostoli dalla bocca dello stesso Cristo e dagli stessi apostoli, sotto l’ispirazione dello Spirito santo, tramandate quasi di mano in mano (16), sono giunte fino a noi, — seguendo l’esempio dei padri ortodossi, con uguale pietà e pari riverenza accoglie e venera tutti i libri, sia dell’antico che del nuovo Testamento, - Dio, infatti, è autore dell’uno e dell’altro ed anche le tradizioni stesse, che riguardano la fede e i costumi, poiché le ritiene dettate dallo stesso Cristo oralmente o dallo Spirito santo, e conservate con successione continua nella chiesa cattolica.
E perché nessuno possa dubitare quali siano i libri accettati dallo stesso sinodo come sacri, esso ha creduto opportuno aggiungere a questo decreto l’elenco.
SAN MICHELE ARCANGELO, PRINCIPE DEGLI ANGELI E DELLA CHIESA
La figura e la storia dell’Arcangelo Michele, Patrono della Sinagoga prima di Cristo e della Chiesa dopo la sua venuta, testimoniano un fondamentale insegnamento per ogni cristiano: per fare veramente la volontà e la gloria di Dio non è sufficiente limitarsi a compiere il bene, ma bisogna anche combattere il male. E nessuno potrà mai aiutarci in questo più di San Michele.
Il 29 settembre la Chiesa Cattolica celebra la festa dell’Arcangelo Michele, colui che per primo si oppose agli angeli ribelli, rispondendo all’orgoglioso “Non serviam!” di Lucifero con l’umile e trionfante “Quis ut Deus” (Chi è come Dio?) e scatenando la grande battaglia celeste fra il bene e il male, che terminò con il suo trionfo e la precipitazione agli inferi di Lucifero e degli altri angeli ribelli.
Per premiarlo della sua fedeltà, Dio lo nominò Principe di tutte le schiere angeliche, secondo solo a Dio e a sua Madre, Regina degli Angeli, Patrono della Sinagoga prima di Cristo e della Chiesa dopo la sua venuta.
San Michele è una figura di eccezionale importanza nella storia della nostra religione, la cui dimensione investe, oltre all’ambito specificamente biblico, tanto gli aspetti storico-devozionali tanto quelli liturgico–artistici.
Il più sublime insegnamento di tale celestiale creatura rimane il suo amore verso Dio, un amore tanto eccelso da tradursi senza indugio in un odio implicabile verso il male e il peccato, in particolare verso la menzogna e l’ingiustizia.
Per questo san Michele è sempre raffigurato con la spada e la bilancia: la spada divide la Verità dalla menzogna, la bilancia distingue ciò che è giusto ed equo da ciò che non lo è.
Per premiarlo della sua fedeltà, Dio lo nominò Principe di tutte le schiere angeliche, secondo solo a Dio e a sua Madre, Regina degli Angeli, Patrono della Sinagoga prima di Cristo e della Chiesa dopo la sua venuta.
San Michele è una figura di eccezionale importanza nella storia della nostra religione, la cui dimensione investe, oltre all’ambito specificamente biblico, tanto gli aspetti storico-devozionali tanto quelli liturgico–artistici.
Il più sublime insegnamento di tale celestiale creatura rimane il suo amore verso Dio, un amore tanto eccelso da tradursi senza indugio in un odio implicabile verso il male e il peccato, in particolare verso la menzogna e l’ingiustizia.
Per questo san Michele è sempre raffigurato con la spada e la bilancia: la spada divide la Verità dalla menzogna, la bilancia distingue ciò che è giusto ed equo da ciò che non lo è.
LA FESTA DELL'EPIFANIA
La festa dell’ Epifania è molto antica, sappiamo che si celebrava in oriente già nel III° secolo. Il nome ne indica il senso, infatti epifania viene dal greco e significa manifestazione: Dio si manifesta non solo ai giudei come nel giorno di Natale, bensì anche ai gentili, ai pagani, a tutti gli uomini.
La visione di Isaia[1] che descrive Gerusalemme a cui accorrono i re, le nazioni, la moltitudine di popoli provenienti da lontano cantando le lodi al Signore ed offrendogli oro e incenso è un’immagine della Chiesa, il vero popolo eletto di cui il popolo ebreo non era che un’immagine ed una preparazione.
Con la venuta del Salvatore e la sua morte sulla Croce la realtà rimpiazza la figura. L’Antica Alleanza è soppressa e nel sangue di Gesù viene sancita la Nuova ed Eterna Alleanza[2]. I riti dell’Antico Testamento sono abrogati e diventano superstiziosi, tutti gli uomini sono chiamati alla salvezza nella fede in Gesù Cristo, unico Salvatore, tramite l’appartenenza alla Chiesa cattolica che continua la sua missione nella storia.[3]
Questa missione consiste nel trasmettere la dottrina di salvezza tramite la predicazione della verità con la quale Gesù che continua a rendersi visibile alle anime di buona volontà di cui i re Magi sono le primizie.
I Magi erano una casta sacerdotale che studiava gli astri e venivano probabilmente dalla Persia. La tradizione ne ricorda tre, Melchiorre Gasparre e Baldassarre. Il loro corpo è venerato in uno splendido sarcofago dorato che si trova nella cattedrale di Cologna.
Gli antichi pensavano che alcuni fenomeni celesti indicassero la nascita di grandi uomini e gli ebrei particolarmente diffusi nella loro diaspora nelle contrade di Babilonia, avevano propagato la fede nel Messia che attendevano.
La visione di Isaia[1] che descrive Gerusalemme a cui accorrono i re, le nazioni, la moltitudine di popoli provenienti da lontano cantando le lodi al Signore ed offrendogli oro e incenso è un’immagine della Chiesa, il vero popolo eletto di cui il popolo ebreo non era che un’immagine ed una preparazione.
Con la venuta del Salvatore e la sua morte sulla Croce la realtà rimpiazza la figura. L’Antica Alleanza è soppressa e nel sangue di Gesù viene sancita la Nuova ed Eterna Alleanza[2]. I riti dell’Antico Testamento sono abrogati e diventano superstiziosi, tutti gli uomini sono chiamati alla salvezza nella fede in Gesù Cristo, unico Salvatore, tramite l’appartenenza alla Chiesa cattolica che continua la sua missione nella storia.[3]
Questa missione consiste nel trasmettere la dottrina di salvezza tramite la predicazione della verità con la quale Gesù che continua a rendersi visibile alle anime di buona volontà di cui i re Magi sono le primizie.
I Magi erano una casta sacerdotale che studiava gli astri e venivano probabilmente dalla Persia. La tradizione ne ricorda tre, Melchiorre Gasparre e Baldassarre. Il loro corpo è venerato in uno splendido sarcofago dorato che si trova nella cattedrale di Cologna.
Gli antichi pensavano che alcuni fenomeni celesti indicassero la nascita di grandi uomini e gli ebrei particolarmente diffusi nella loro diaspora nelle contrade di Babilonia, avevano propagato la fede nel Messia che attendevano.
ARCHIVIO ELEMENTI DI CATECHESI
Trovi tutti gli articoli sul sito Corsia dei Servi, nella sezione dedicata a Corsia Giovani!
=> clicca qui
=> clicca qui
Iscriviti a:
Post (Atom)