NOVENA PER LA SOLENNITA’ DEL SANTISSIMO NATALE (dal 16 dicembre)

ISTRUZIONE:
La Chiesa saggiamente ha stabilito che alla solennità del SS. Natale preceda l’Avvento, cioè quattro settimane di preparazione, in memoria dei quattromila anni da Adamo fino alla venuta del nostro divino Redentore. Nell’Avvento il cristiano, per corrispondere alle intenzioni della Chiesa, procurerà di essere più mortificato, sia nel custodire i propri sentimenti e combattere le disordinate passioni, sia nell’osservare, per quanto è possibile, i digiuni prescritti, specialmente nella Vigilia del Natale; ed ancora abbonderà in opere buone, accostandosi ai Sacramenti, perché così Gesù nasca in lui spiritualmente. 

La solennità del SS. Natale è la festa più cara ai cuori cristiani perché ricorda la nascita temporale del Messia aspettato da tanti secoli; e ricorda le meraviglie operatesi in Betlemme, dove, in una capanna, da Maria nacque il Redentore del mondo, mentre il coro degli Angeli cantava l’inno di gioia: Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.
 
In questa solennità si celebrano dai sacerdoti tre Messe, di cui la prima ricorda la nascita temporale di Gesù in Betlemme ed anche la spirituale nel cuore dei giusti per la sua grazia; la seconda l'adorazione fatta dai pastori al divino Bambino; la terza rappresenta la sua eterna generazione dal Padre: le tre Messe sono anche per onorare le tre Persone della SS. Trinità che concorsero nel gran Mistero. Quantunque sia ottima cosa per il cristiano assistere in tale solennità alle tre Messe, non vi è però obbligo: e perciò basta, al precetto della festa, ascoltarne una qualsiasi delle tre.


Procuriamo anzitutto di far devotamente la Novena del SS. Natale, poiché essa è la più universalmente praticata, ed è arricchita di Indulgenze particolari, cioè: a chi fa questa Novena con pii esercizi, preghiere, atti di virtù, eccetera, indulgenza di 300 giorni in ciascun dì, e plenaria nel giorno di Natale, se confessato e comunicato preghi, ecc. Pio VII, 1815 - Inoltre a chi in pubblico o in privato farà la seguente prima Novena, indulgenza di un anno in ciascun dì. Pio IX, 1846.


Novena del Santissimo Natale

I. Offerta. - Padre Eterno, io offro a vostro onore e gloria, e per la salute mia e di tutto il mondo, il mistero della nascita del nostro divino Redentore. Gloria Patri ecc.

II. Offerta. - Padre Eterno, io offro a vostro onore e gloria e per la mia eterna salute, i patimenti della Santissima Vergine, e di S. Giuseppe in quel lungo e faticoso viaggio da Nazareth a Betlemme, e l’angoscia del loro cuore per non trovare luogo da mettersi al coperto, allorché era per nascere il Salvatore del mondo. Gloria Patri ecc.

III. Offerta. - Padre Eterno, io offro a vostro onore e gloria e per la mia eterna salute, i patimenti di Gesù nel presepio, ove nacque; il freddo che soffrì, le fasce che lo strinsero, le lacrime che sparse, ed i suoi teneri vagiti. Gloria Patri ecc.

IV. Offerta. - Padre Eterno, io offro a vostro onore e gloria e per la mia eterna salute, il dolore che sentì il divino infante Gesù nel suo tenero corpo, allorché si assoggettò alla circoncisione; vi offro quel Sangue prezioso che allora Egli sparse per la prima volta per la salvezza di tutto il genere umano. Gloria Patri ecc.

V. Offerta. - Padre Eterno, io offro a vostro onore e gloria e per la mia eterna salute, l’umiltà, la mortificazione, la pazienza, la carità, le virtù tutte di Gesù Bambino, e vi ringrazio, amo, e benedico infinitamente per questo ineffabile Mistero dell’Incarnazione del divino Verbo. Gloria Patri ecc.

V. Il verbo si è fatto carne.  
R. Ed ha abitato tra noi.
Preghiamo. O Dio, il cui Unigenito Figlio si è degnato comparire tra noi in carne mortale; fate, ve ne supplichiamo, che meritiamo di essere riformati nel nostro interno da Lui che all’esteriore s’è degnato mostrarsi simile a noi. Egli che con voi vive e regna nei secoli dei secoli. Così sia.

Nessun commento:

Posta un commento