Aforisma
“L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e così raggiungere la salvezza; le altre realtà di questo mondo sono create per l’uomo e per aiutarlo a conseguire il fine per cui è creato”.
La vita
Inigo Lopez de Loyola nacque nell’estate del 1491 ad Azpeitia, in Spagna. L’educazione profondamente cattolica che ricevette dalla famiglia lo indirizzò presto alla vita sacerdotale ricevendo la tonsura, il tipico taglio circolare dei capelli cui era sottoposto chi entrava nello stato ecclesiastico, già durante l’infanzia. Ma il cuore del giovane Inigo (nome che poi latinizzerà in Ignazio) era tutto per l’ideale della cavalleria. Al palazzo di Don Juan Velazquez de Cuellar, ministro del re Ferdinando il Cattolico, ricevette la desiderata educazione cavalleresca, acquisendo quelle nobili maniere che sempre lo distingueranno nel corso della vita. Quegli anni giovanili furono un periodo di dispersione e di lontananza da Dio, come Inigo stesso riconobbe all’inizio dell’Autobiografia: “Fino a ventisei anni fui un uomo dedito alle vanità del mondo. Mio diletto preferito era il maneggio delle armi, con grande e vano desiderio di procacciarsi fama.” Il 20 maggio 1521 accadde l’avvenimento che gli cambiò la vita. Passato alla corte del viceré di Navarra, fu coinvolto nella battaglia per difendere il castello di Pamplona dall’attacco dei francesi. Si batté con coraggio, ma venne gravemente ferito ad una gamba da una palla di cannone.
Inigo Lopez de Loyola nacque nell’estate del 1491 ad Azpeitia, in Spagna. L’educazione profondamente cattolica che ricevette dalla famiglia lo indirizzò presto alla vita sacerdotale ricevendo la tonsura, il tipico taglio circolare dei capelli cui era sottoposto chi entrava nello stato ecclesiastico, già durante l’infanzia. Ma il cuore del giovane Inigo (nome che poi latinizzerà in Ignazio) era tutto per l’ideale della cavalleria. Al palazzo di Don Juan Velazquez de Cuellar, ministro del re Ferdinando il Cattolico, ricevette la desiderata educazione cavalleresca, acquisendo quelle nobili maniere che sempre lo distingueranno nel corso della vita. Quegli anni giovanili furono un periodo di dispersione e di lontananza da Dio, come Inigo stesso riconobbe all’inizio dell’Autobiografia: “Fino a ventisei anni fui un uomo dedito alle vanità del mondo. Mio diletto preferito era il maneggio delle armi, con grande e vano desiderio di procacciarsi fama.” Il 20 maggio 1521 accadde l’avvenimento che gli cambiò la vita. Passato alla corte del viceré di Navarra, fu coinvolto nella battaglia per difendere il castello di Pamplona dall’attacco dei francesi. Si batté con coraggio, ma venne gravemente ferito ad una gamba da una palla di cannone.